15 anni di Prestito di soccorso, una storia di responsabilità sociale


04-07-2024

II momento storico che stiamo attraversando, dalla pandemia di Covid-19 che ha scosso il mondo intero nel 2020 all’invasione dell’Ucraina del 2022 fino alle recenti tensioni geopolitiche e i venti di guerra in Medio Oriente porta a profonde riflessioni etico-sociali. Gli effetti sull’economia reale si sono avvertiti con l’acuirsi delle disuguaglianze e l’aumento del tasso di povertà. Secondo l’ultimo rapporto Caritas del 2023, in Italia sono oltre 5,6 milioni i poveri assoluti, pari al 9,7% della popolazione: la povertà è quindi diventata un fenomeno strutturale e non più residuale e il lavoro non è più una causa sufficiente di benessere, si parla infatti di “working poor”.

In questo contesto è fondamentale per le istituzioni politiche, economico-finanziarie e religiose adottare un approccio proattivo per andare incontro alle famiglie economicamente fragili, mettendo in campo misure atte a intervenire contro il sovraindebitamento, a prevenire il ricorso all’usura ed evitare infiltrazioni della criminalità organizzata. Le famiglie che si trovano in situazioni di sovraindebitamento spesso rimangono intrappolate in un circolo vizioso dove il pagamento degli interessi e dei debiti accumulati diventa un peso insostenibile.

Va considerato che le motivazioni connesse al sovraindebitamento sono spesso legate a eventi specifici nel corso del ciclo di vita che possono creare discontinuità nella capacità di gestire le proprie finanze. Sul n.2/2024 di MK Giovanni Pirovano di Banca Mediolanum racconta l’attività del Prestito di soccorso, l’iniziativa di sostenibilità sociale introdotta da Banca Mediolanum oltre 15 anni fa, svolgendo un ruolo attivo nella promozione del benessere sociale, incoraggiando l’accesso equo al credito e aiutando le persone a gestire in modo responsabile il proprio debito.

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